Prende il treno a Campofelice, non c’è la biglietteria: ma il capotreno la multa lo stesso
Manca la biglietteria alla stazione di Campofelice e avvisa il controllore della necessità di acquistare il titolo di viaggio. Poi sale sul treno e ne scende con un verbale da 220 euro tra le mani. Il tutto per arrivare da Campofelice di Roccella a Bagheria. E’ quanto accaduto a Giuliana Cirrincione, ed è stato raccontato dal quotidiano online palermotoday.it. La donna nei giorni scorsi, ha presentato un ricorso alla Direzione regionale della Sicilia di Trenitalia per far valere le proprie ragioni e chiarendo di “non avere intenzione di pagare i disservizi e le problematiche organizzative dell’azienda”. “Arrivata alla stazione – spiega Cirrincione a PalermoToday – mi sono rivolta a un controllore facendo presente che avevo bisogno di acquistare il biglietto a bordo. Dopo essere stata invitata a salire del treno regionale 26761 lo stesso dipendente di Trenitalia mi ha chiesto di pagare il costo del biglietto pari a 3,80 euro più una sovrattassa di 5 euro”. Una richiesta che ha spiazzato la passeggera, la quale ha fatto subito manifestato di non volere dare un euro in più di quanto dovuto. “Ho detto al controllore – continua il racconto – che non avrei pagato la sovrattassa perché ero stata io stessa, prima di salire sul treno, a spiegare che avevo necessità di acquistare il titolo a bordo. Ho fatto inoltre presente che non c’è alcuna biglietteria automatica alla stazione di Campofelice né vi è alcun avviso che ne comunichi l’assenza o l’obbligo di pagare la sovrattassa, “dettaglio” della quale non ero stata informata preventivamente. E per finire ho fatto notare che la biglietteria disponibile più vicina si trova sulla strada statale 113, non facilmente raggiungibile a piedi e di cui, fino ad allora, ne sconoscevo l’esistenza”. Nonostante tutto ciò il controllore ha deciso di comminare la multa. “Peraltro totalmente smisurata rispetto al valore commerciale del servizio: 200 euro euro di sovrattassa, ovvero 52 volte il valore del biglietto per un’ora di viaggio”, racconta ancora infastidita la passeggera che poi aggiunge: “Non intendo pagare né la sanzione né la sovrattassa perché non è colpa del passeggero se la stazione ferroviaria è sprovvista di biglietterie e se il punto vendita individuato da Trenitalia non è raggiungibile (né è noto) dai passeggeri che vanno in stazione”. Poi conclude stizzita per la vicenda che adesso passerà al vaglio della Direzione regionale Sicilia di Trenitalia: “Se l’azienda, per di più monopolista, non è in grado di gestire la sua operatività in maniera efficiente non intendo sopperire io a tali gravi mancanze. E’ sconcertante che di fronte a inefficienze e disservizi si permettano di fare verbali a carico di passeggeri che chiaramente sono in buona fede, anziché tentare di risolvere il problema attraverso una soluzione di buon senso (come quella proposta da me al controllore)”. Intanto la passeggera ha annunciato che in caso di mancato riscontro si rivolgerà al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e all’Autorità di regolazione dei trasporti. Trenitalia non ha mai fornito una replica. Fonte palermotoday.it