Voci Siciliane

IT ALIA REDAZIONE IT ALIA REDAZIONE Pubblicato il 24/12/2016

AMATRICE PATRIA MIA DILETTA

UN INNO PER "AMATRICE PATRIA MIA DILETTA" SVENTRATA DAL SISMA

 
Il sisma che il 24 agosto 2016 ha portato morte e distruzione in moltissimi borghi del Centro Italia, ha divorato anche la bella città di Amatrice, ricca di storia e di cultura, riducendola ad uno spettrale ammasso di macerie.
Conosciuta in tutto il mondo per gli omonimi spaghetti, nel 2015 era entrata a far parte dei "Borghi più belli d`Italia":  oggi il ridente borgo appenninico non esiste più.

Il musicista Camillo Berardi e il poeta Monsignor Luigi Aquilini hanno dedicato  al paese scomparso il canto "Amatrice Patria mia Diletta". Le note dolenti del componimento musicale accompagnano  le drammatiche  immagini della distruzione contenute nel video accessibile con il link seguente  https://www.youtube.com/watch?v=xQEoMWzFJhM, e pur velate di malinconia, sono una carezza per tante anime ferite.

 

AMATRICE PATRIA MIA DILETTA 

Versi di Monsignor Luigi Aquilini

Musica di Camillo Berardi

 

O Amatrice, patria mia diletta,                            

tu che grandeggi per le glorie avìte,                    

deh! Ora ascolta quel che il cuor mi detta!            

Voi tutti amici miei udite udite!

Cara chiesetta amena della Croce!

Domini solitaria sull`altura

ove il pastor con l`eco della voce

invita il gregge suo alla pastura.

De la Matrice Tu sei la vedetta!

Dacci tu, sempre, segnali d`amore!

O Croce santa ovunque benedetta

a Te sia lode, gloria e tanto onore!

 

 

Non conoscesti Giotto, né il gran Santo,

ma i natali desti a un grande artista

che a la Matrice donò lustro e vanto

di Roma andando pure a la conquista!

Nicola Filotesio e poi Cappelli

esaltaron la terra amatriciana

affascinati dal pittor Crivelli

poi che lasciò la patria veneziana!

Un cappuccino vedesti poi santo:

fu dal sultan dei turchi al gancio appeso!

Lo liberò il Signor come d`incanto

Sì da tornare ad Amatrice illeso!

 

La pastorella giù tra i boschi in fretta

Raduna il gregge incontro alla collina

ignara del mister che già l`aspetta;

attratta dal fulgor la fronte china!

Tra lo stupor dei dodici estasiati

ascende Cristo al cielo, vera luce;

qui sulla terra come figli amati

per man sua Madre ancora ci conduce!

Per voi difesi dalle antiche mura

ora propongo una meta ardita:

"Amate il cielo azzurro e l`aria pura,

cercate di salir tutta la vita!"

 

Il contenuto di questo post ci è stato inviato dal Sig. Camillo Berardi

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