Il grembiulino lindo, color cielo di mezza estate sovrastato da un ele
Il grembiulino lindo, color cielo di mezza estate sovrastato da un elegante collettino di plastica ricamato, tenuto fermo al collo da un bellissimo fiocco di nastro rosso. Capelli alla Monroe, color miele appena raccolto e un paio di occhioni chiari a sovrastare quel mare di lentiggini (sauchi) che brillavano su quelle guance paffutelle come il cielo stellato di Agosto tra Malascarpa e pizzo San Calogero all`imbrunire. Calzettoni bianchi svoltati appena sotto il ginocchio e sandaletti neri affibbiati con apertura sul davanti a occhio di bue. Ogni mattina, la trovavo li, diritta sotto il grande manifesto con la dicitura "se li trovi non toccare" appeso a fianco all`enorme portone verde d`ingresso. Fatta la colazione, non vedevo l`ora di correre a sedermi sul bastioncino di marmo che sovrastava l`ampia scalinata per ammirarla. In tutto l`istituto eravamo gli unici ad avere qualcosa in comune, qualcosa di cui lei (forse) andava fiera e di cui io mi vergognavo. Mia mamma, la tirò fuori dal sacchetto di cellofan, ne controllò le chiusure a scatto, l`accarezzò col dorso delle dita e con un grande sorriso me la consegnò: -Era di mamma, quando andava a scuola, adesso è tua. Mi paralizzò, io che desideravo tanto una cartella di cartone magari con le bretelle in finto cuoio per poterla portare a zainetto, (moda molto in voga ai miei tempi). Nonostante le proteste, non ci fù nulla da fare e mi dovetti accontentare della borsetta di tessuto scozzese verde a strisce gialle con maniglietta di cordella spigata e naturalmente senza bretelle, su cui mi adagiavo nascondendola tra il mio corpo e il grosso pilastro onde non farla vedere a nessuno. Lei, la sua borsetta di scozzesino rosso a strisce blu identica alla mia, la teneva a terra, stretta tra le caviglie in bella mostra non curante delle compagne che man mano le si avvicinavano con le loro "bellissime" cartelle di cartone. Suonata la campanella, aspettava che la bolgia iniziale defluisse e afferrando la grossa maniglia di cordella spigata, correva lungo il corridoio e poi per le scale. Io quasi al suo fianco ero felice di condividere quei momenti di comunione tra possessori di cartelle di tessuto. Raggiunto il primo piano le roteavamo appena al di sopra della testa e "Sbaamm" le impattavamo una contro l`altra. Forse entrambi della vana speranza che si rompessero. Poi lei di corsa in classe ed io di corsa per le successive rampe di scala che mi portavano al secondo piano. Dopo qualche tempo, sotto il grande manifesto lei non si ci fece più trovare. Pensai che siccome arrivava presto la mattina entrasse subito a scuola. Allora provai ad arrivare prima che si aprisse il portone, ma nulla. Pensai che era andata via chissà dove (quelli erano tempi di migrazioni di massa) e aspettavo l`estate per poterla rivedere. Pensai che essendo forse più grande di me era passata alle scuole medie ma non l`ho mai incontrata tra le strade del paese. Passò il tempo e nell`età della ragione le ho cercate tutte e due. Seppi che la borsetta di scozzesino verde, andò persa in un piccolo incendio domestico, invece di lei, la ragazza dai capelli color miele, nulla. Entrambi sono un piccolo tassello nei ricordi. Uno andato in fumo pertanto perso per sempre, l`altro chissà? Io continuo a cercarlo, senza troppo impegno e senza alcun proposito se non quello di rifare un tuffo nel tempo. Ovunque tu sei, se ci sei, Ciao. A voi tutti un grande augurio di Buon Natale e felice Anno Nuovo (e se casualmente o per una delle tante "stupiderie" della vita vi siete persi qualcosa o qualcuno, provate a ritrovarlo) Ancora Auguri.