Grazie Rino per il tuo puntuale e dettagliato esserci, grazie della tu
Grazie Rino per il tuo puntuale e dettagliato esserci, grazie della tua disponibilità e del tuo impegno, perché con le tue pubblicazioni ci riporti alla fonte, come hai fatto con me questa sera. Purtroppo la mia innata avversione alla tecnologia e (haimé!) alle “rassumigghianzi” si trasforma spesso in croce e non delizia per figli e moglie: i primi addetti agli ingrandimenti fotografici (dettagli compresi), la seconda al riconoscimento ufficiale. Così tu, la signora Anna e tutta “ssa banna di sfacinnati” (secondo qualcuno) siete entrati a far parte della famiglia, dandoci lo spunto per stare insieme, genitori e figli: un rapporto che non deve essere basato sull’assillo, a volte anche i ritagli di tempo possono bastare per condividere esperienze e storie del nostro passato. Il computer come il braciere! E la minuziosità descrittiva di “Mio nonno e le sue mule” diventa input per parlare della mia casetta natia. “Mai più cacciatore”, storia per insegnare a Peppe e Jonny, quelle rare volte che ci vengono a trovare, il rispetto della natura. “L’erva di vuoscu” occasione per generare “allammicu”. “Le strade di Alia” motivo di dibattito (a proposito si è saputo qualcosa degli aspiranti al marmoreo riconoscimento?) Concludo rinnovando il mio grazie a te e a chi vorrà aggiungere dettagli fotografici e cenni storici sul Martorio del 1971.