NASO, IN OCCASIONE DEI 150 ANNI DEL CIRCOLO AGATIRSO DOMENICA 23 LA PRESENTAZIONE DI “UN’ACCOLTA DI GENTILUOMINI” UNA STORIA “PARTICULARE” CHE RACCONTA LA STORIA DEL PAESE
Rilievi, documenti inediti, corrispondenze familiari nel volume scientifico firmato da Giovanni Minutoli e presentato dal prof. Giuseppe Giordano
Centocinquantanni di storie capaci di dialogare a pieno titolo con la storia dell’Italia: “Un’accolta di gentiluomini” – definizione tratta da “Naso illustrata” di Carlo Incudine del 1882, in ristampa da Giuffrè editore Milano a cura di G. Buttà, 1975– sarà presentato alla cittadinanza e alla stampa domenica 23 agosto alle ore 19 nel Chiostro dei Minori Osservanti di Naso (Me).
Il libro, proposto dal Circolo Agatirso Naso in occasione dei 150 anni dalla sua fondazione, è curato dal Dipartimento di Architettura (già facoltà di Architettura) dell’Università degli Studi di Firenze. E` firmato da Giovanni Minutoli, architetto, dottore di ricerca e professore a contratto delle Università di Firenze e Pavia, con presentazione di Fortunato Lo Presti, presidente del Circolo, prefazione del prof. Stefano Bertocci (corresponsabile scientifico dell’opera con l’autore), introduzione della prof. Fauzia Farneti, docente di “storia dell`architettura” presso la “scuola di architettura” dell`Università di Firenze, e ampio saggio introduttivo della prof. Anna Pellegrino studiosa dell’Università degli Studi di Padova.
Promossa in collaborazione con il Comune di Naso, la presentazione sarà tenuta dal prof. Giuseppe Giordano, docente di Storia della filosofia presso il “Dipartimento di civiltà antiche e moderne” dell’Università degli Studi di Messina, con la partecipazione dell’autore, del presidente del Circolo e del sindaco Avv. Daniele Letizia.
Racconto delle “vicende sociali e urbane della ‘casina di compagnia Agatirso in Naso’, il testo - edito da Edifir nella collana “Disegno, rilievo e progettazione” e dotato di referee scientifiche internazionali - indaga documenti e immagini inediti, in larga parte presentati nel volume stesso e tratti da corrispondenze e archivi privati, presentando anche rilievi e rappresentazioni realizzati ad hoc per questo studio. Storia “particulare”, quella del Circolo Agatirso intercetta gli avvenimenti cruciali della grande Storia, attraverso le peculiari personalità e le azioni politiche e strategiche dei soci del Circolo, famiglie che si riunivano liberamente fin dal ‘200 e fino al ‘700 nell’Accademia degli Audaci, per tornare a riunirsi, a partire dal Settecento, nell’antico circolo di conversazione ‘con annesso teatrino’, documentato nel primo ventennio dell’ottocento, e poi fondare, nel 1865, l’Agatirso.
Tra vocazione alla libertà e profondo senso di responsabilità l’”accolta di gentiluomini” del Circolo Agatirso ha rappresentato, nei decenni, una classe dirigente capace di guardare ben oltre il territorio cittadino e di battersi, con enorme anticipo e spesso con voce isolata, per realizzare le opere in grado di promuoverne lo sviluppo e il futuro.
Un protagonismo senza soluzione di continuità, illuminato e per molti versi rivoluzionario ante litteram: il Circolo, per esempio, viene chiuso d’imperio dal regime fascista per la ostinata cultura liberale dei suoi associati. Un protagonismo, inoltre, che bene illustra le caratteristiche dell’intera cittadinanza nasitana, esemplificata nel motto del patrono San Cono (“libera i devoti e la patria dalla peste, dalla fame, dalla guerra e dalla tirannide dominazione”) e in un vero e proprio primato storico: i nasitani riescono infatti ad affrancarsi dal potere feudale nel 1786, circa trent’anni prima della sua soppressione, parallelamente alla Rivoluzione Americana e tre anni prima della Rivoluzione Francese.