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IT ALIA REDAZIONE IT ALIA REDAZIONE Pubblicato il 01/10/2013
MESSINA - ESORDIO NOIR, AMBIENTAZIONE SICILIA: ECCO “A TAORMINA, D’INVERNO” E IL PROTAGONISTA E’ UN
GIORNALISTA COME IL SUO AUTORE

MESSINA - ESORDIO NOIR, AMBIENTAZIONE SICILIA: ECCO “A TAORMINA, D’INVERNO” E IL PROTAGONISTA E’ UN GIORNALISTA COME IL SUO AUTORE

Messina – “Sicilia e mistero sono sinonimi. Ogni pietra ha una storia, ogni silenzio nasconde una verità. (…) Nello scenario di una Sicilia bellissima, goethiana, che sembra finta, ma è reale, se non altro perché tutti conoscono Taormina, la morte misteriosa di Efre Vazzini, apre le porte segrete di una piccola città, rivela gelosie, tradimenti, colpe. (…)La commedia umana si è vestita di giallo perché in Sicilia non potrebbe essere altrimenti. Non siamo nella terra nostalgicamente arcaica che pure piace tanto: ci sono blackberry e amici su Facebook, ci sono computer, sms, messaggi in codice. (…)”. Parola di Rosalina Salemi, che firma in prefazione.
Niente commissari, niente mafia in “A Taormina, d’inverno” (Manni Editori, Distribuzione PdE, maggio 2013); il protagonista è un giornalista come lo è l’autore, Antonello Carbone, classe 1967, redattore Rai del Tgr Sicilia, di stanza a Catania, laureato in Lettere moderne che ha iniziato la carriera nel 1986 a “L’Espresso Sera” e ha collaborato anche con “La Sicilia” e Rai Uno per “La vita in diretta”. “Avuta l`ispirazione della storia – dice - avrei potuto affidare l`indagine ad un maresciallo, per esempio. Ma a me viene meglio descrivere un giornalista, così il protagonista è un tizio che fa il mio stesso lavoro e che mi assomiglia fisicamente. Ma di autobiografico c`è il minimo indispensabile. Anzi, al mio protagonista invidio questa tenacia di voler essere un giornalista appassionato della verità a tutti i costi”. Antonello Carbone sarà con l’amico e collega Rai Lino Bitto al Feltrinelli Point Messina mercoledì 9 ottobre alle ore 18 a presentare, appunto, “A Taormina, d’inverno”. Noir, siciliano, scardinante, come coglie il lettore del web (uno tra i tantissimi che ha recensito il romanzo): Quando si inizia a leggere un giallo si hanno delle certezze: il luogo, il reato, la vittima, il protagonista, l`indagine, il colpevole. Il bel libro di Antonello Carbone ha stravolto queste certezze. Alla fine non sai più se il morto è vittima, chi è il protagonista, nemmeno la stagione è certa. Carbone riesce a far diventare centrale anche il gatto che fa compagnia al protagonista.
Cinquantaquattro brevi capitoli legati tra loro dai titoli di famose canzoni italiane, come fosse una colonna sonora, ambientato tra Taormina, Castelmola e Catania, con al centro della trama la misteriosa morte, all`alba di un freddo giorno di gennaio, della figlia di una potente famiglia di imprenditori originari di Caltagirone, il romanzo è letteralmente in tournée. Tra gli ospiti più attesi e applauditi del TaoBuk 2013 lo scorso 24 settembre, presentato in anteprima al Salone Internazionale del Libro di Torino 2013, e poi in tutta Italia, (da Salina a Milano) con un calendario fitto di appuntamenti fino a Natale, compresa la tappa di Roma per la kermesse Più libri, più liberi del prossimo dicembre. Ed è già in ristampa. Anzi, Carbone ha confessato che, dopo l’iniziale moto di resistenza, sa già che tenterà un secondo romanzo, una nuova storia con lo stesso protagonista, e per di più questo suo primo, questa sua Taormina invernale, si sta già prestando a divenire film.
E se letteratura e cronaca, per un verso, televisione e scrittura per altro verso, sembrano ognuno un mondo a sé, due intrecciati fils rouge tengono insieme le attività di Carbone: la passione di leggere e la voglia di raccontare. “La scelta del noir, comunque invitante in quest’era di rivalutazione, che non dovrebbe stupirci perché da sempre un plot misterioso ha intrigato il lettore, è nata probabilmente dal mio essere cronista in Sicilia e dall`impronta sciasciana che accompagna le mie letture e i miei studi”. Fosse costretto a scegliere tra scrivere libri e scrivere articoli, comunque, Carbone non sceglierebbe. “Di libri quasi mai si riesce a campare! E considero una fortuna vera quella di poter fare il giornalista, ritagliandomi poi lo spazio per scrivere altre storie ed appagare così la mia fantasia”.A proposito, “Messina spero risponda bene. Spero di incontrare tanti lettori interessati, che mi facciano domande anche difficili, che mettano a confronto la mia ambientazione con la loro esperienza… lettori che mi facciano crescere, come scrittore e come giornalista”
Info e contatti stampa: cogliani.itam@gmail.com – tel. 329 8346593

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