Dalla parte dei connazionali nel Mondo e dei cittadini Aliesi. Ring
Dalla parte dei connazionali nel Mondo e dei cittadini Aliesi. Ringrazio personalmente il Signor Dispenza per la costante e sensibile attenzione che tiene accesa sul paese di Alia. Inoltre, siamo grati a tutti i connazionali Aliesi nel mondo per l’amore infinito che nutrono per il nostro paese, tipico di chi questo paese è stato costretto a lasciare, quasi mai per libera scelta; mi auguro che esso sia da stimolo e sprone per il disamore che alberga in chi questo paese lo vive tutti i giorni, in qualche caso per grazia ricevuta, ed è, quindi, vittima di certa noncuranza, rassegnazione. Ai nostri connazionali, quando ritornano per visitarci ed esprimono qualche critica sull’incuria e sulla chiusura di alcuni siti importanti, si deve rispetto e riflessione utile a migliorare lo stato delle cose, e non si può mettere in dubbio la veridicità delle loro affermazioni. Essi vogliono potere attraversare fisicamente tutti i luoghi cari, perché questo ha un significato intimo di gioia e struggimento insieme, che non dovrebbe sfuggire a menti più attente e duttili. Non si può rispondere che esistono altri luoghi di eccellenza da visitare e, soprattutto, non si può dare per scontato che essi conoscano la storia del Prof. Turrell e del museo della fotografia, come a volerli colpevolizzare di tale ignoranza. Neppure molti di noi, cittadini Aliesi, abbiamo avuto notizia del passaggio del Prof. Turrell alle grotte; ci dispiace che tutta l’intera comunità non abbia reso onore ad un evento di così eccezionale importanza. Forse non vi è stato tempo sufficiente per consentire una amplificazione della notizia più adeguata? non so, ma in molti non abbiamo saputo dell’evento e ci dispiace non esserci stati, e non avere potuto incontrare il Prof. Turrell. Siamo intervenuti poi in tanti, essendone venuti ampiamente a conoscenza, e nonostante l’ora impropria, all’inaugurazione del Museo della Fotografia, a dimostrazione che questa gente di Alia è attenta agli eventi che la riguardano e ne sa riconoscere l’importanza. E sicuramente il Museo della fotografia rappresenta un’eccellenza dove trovano posto le splendide immagini di Belgiojoso, che tutti avremo modo di ammirare. Cosi come ci auguriamo che allo stesso modo ci sarà possibile accedere a tutti i siti che costituiscono il patrimonio culturale del nostro paese, dai più piccoli ai più grandi, dai più centralizzati a quelli più periferici, dal Museo del camposanto vecchio alle grotte della Gurfa ecc., ogni volta che desideriamo farlo, potendo usufruire di un servizio che rappresenti la normalità, e non l’eccezionalità delle inaugurazioni. E’ altresì chiaro che tutto questo ha un costo economico per l’Amministrazione, di cui ogni cittadino dovrebbe conoscerne l’entità, magari per responsabilizzarlo e renderlo più rispettoso del patrimonio comune, oppure per consentirgli di esprimere idee e progetti. Ma qualora non fosse possibile attuare questo semplice esercizio di democrazia (per difficoltà contingenti) basterà applicare, su tutti i siti in questione, le norme che regolano la materia, in vigore in tutto il mondo. Esse devono essere rese ampiamente pubbliche e non devono subire variazioni in corso d’opera, se non in casi straordinari. Sono: ---Ufficio turistico pubblico o privato con orari flessibili a seconda della opportunità e compreso di personale specializzato atto ad accompagnare i visitatori ai siti. ---Biglietto singolo equo e ridotto per i residenti. ---Pacchetto per itinerario turistico comprendente tutti i siti, a seconda del numero dei visitatori. ---Pacchetto sconto per studenti. ---Accesso gratuito ai bambini e agli anziani. ---Biglietto ridotto meno abbienti, affinché a nessuno sia precluso l’accesso. I siti dovranno essere sottoposti ad abbattimento delle barriere architettoniche che impediscano la fruibilità ad anziani e disabili. Il cittadino quindi sarà consapevole dei costi e li rispetterà, ma si attenderà, oltre che un servizio adeguato, anche la rassicurazione, da parte degli amministratori, che tale patrimonio non venga mai svenduto a soggetti o società private. Tuttavia nulla vieta che esso venga dato in gestione a soggetti o società private, posto che essi rappresentino, oltre che produttività utile a se stessi e ai siti in questione, anche efficienza organizzativa per i visitatori. Essi, inoltre, devono essere monitorati e sottoposti a controlli da parte dell’ente di appartenenza, controlli puntuali e non strumentali. Il tutto nella massima trasparenza e nel rispetto reciproco, compreso il cittadino. Quel rispetto che ognuno deve ai luoghi del proprio paese che più ne rappresentano l’anima, le radici, ma anche un futuro possibile attraverso uno sviluppo economico che ci sta a tutti molto a cuore, al di là di ogni qualsivoglia personalismo. La coscienza civica di ogni singolo cittadino, nella consapevolezza dei propri doveri, tanto più è forte quanto più egli vede rispettati i propri diritti. E si dovrebbe avere verso le critiche, le opinioni diverse e i suggerimenti sempre un atteggiamento di apertura, non solo nelle intenzioni ma anche nei fatti, qualora si desideri veramente il bene del proprio paese. Altrimenti davvero meglio le brochure. E a Lucio Vicari voglio dire che: nessuno può mettere in dubbio il suo impegno a favore della valorizzazione delle Grotte. Esso ha origini antiche e tutti i nostri figli hanno imparato ad amarle attraverso le belle manifestazioni ludiche delle maratone organizzate dall’A.S.A., che avevano lo scopo, non solo di fare conoscere le grotte, ma anche quello umano della socializzazione e del senso della comunità. E nessun dubbio anche sul suo costante e sostanziale impegno, nel corso degli anni. N.B. Un deterrente poi, alle orde di barbari e di vandali “ignoti e noti” che invadono le Grotte, con il solo scopo di usarle, abusando e distruggendo, potrebbe essere, al contrario, l’apertura del sito (almeno nel periodo che va dalla primavera fino all’autunno inoltrato) e non la chiusura lasciando incontrollato il territorio. Naturalmente essa può attuarsi soltanto con la vigile presenza di operatori e custodi, che offrano servizi efficienti che possano comprendere anche punti di ristoro per i visitatori. Tutto questo potrebbe rappresentare un piccolo movimento di sviluppo economico per tutti quei ragazzi precari che vivono in balia di illusioni. Ad essi si possono aggiungere i precari comunali di cui, alcuni amministratori, lamentano l’inutilità, evitando così di aggiungere precarietà alla precarietà. A tutti i ragazzi poi che volessero usufruire delle Grotte per le loro riunioni ludiche, va offerta sì l’opportunità: ma con la presenza di operatori, sottoponendoli al pagamento di multe qualora distruggano e non puliscano il territorio e contribuendo economicamente (ed equamente) per il servizio ottenuto. Cosi facendo diverremo tutti ideali Mecenati dei nostri siti. Per chiarezza, per senso civico di cittadina che ama questo paese, la sua gente e tutti i suoi luoghi e conosce il sapore amaro degli strappi e dei ritorni, come tutti i nostri connazionali Aliesi nel mondo, che saluto caldamente. Francesca Albergamo Lo Bue